Settore | Economico e sociale |
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Località | Kenya: Kisumu, area rurale di Nyamasaria |
Importo | 85.000 euro |
Data Inizio | Giugno 2014 |
Data Fine | Gennaio 2017 |
Finanziatori | Curia Generalizia Agostiniana, Fondazione Vismara, OPM Chiesa Valdese |
Stato progetto | Concluso |
La parrocchia degli agostiniani si trova a Nyamasaria, un’area periferica e rurale della città di Kisumu abitata da circa 10.000 persone. La caratteristica della zona è piuttosto particolare poiché comprende un quartiere ad alta crescita demografica e che sta acquisendo sempre più le caratteristiche di una baraccopoli urbana, e un’ampia zona rurale abitata da piccole comunità agricole costrette a difendersi da un fenomeno di sfruttamento del territorio per speculazione edilizia o per coltivazioni intensive a larga scala (land grabbing). Negli anni si è registrato un aumento della presenza di bande di delinquenti per il controllo del territorio, un peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie ed un aumento del costo della vita.
Questo ha prodotto un aumento del tasso di denutrizione dei bambini e continue violazione dei diritti umani, soprattutto nei confronti delle donne. Il progetto prevede di sviluppare un programma di sostengo rivolto ai piccoli operatori del settore agroalimentare, al fine di stimolare la condivisione di un modello di sviluppo inclusivo, equo e sostenibile con particolare attenzione rivolto a donne e bambini.
Descrizione
Il progetto, capeggiato dall’Associazione Apurimac, inizierà col proporre un programma di sostengo a piccoli agricoltori comunitari che preveda:
- l’installazione di almeno 80 serre in comunità rurali;
- distribuire piccole attrezzature da lavoro;
- acquistare piccoli animali da allevamento (polli);
- supportare la produzione ortofrutticola differenziata (cereali, legumi e piante officinali).
A partire dal sostengo economico si stimolerà poi la nascita di un programma di supporto sociale che ha come beneficiarie 50 donne vedove e 500 bambini.
Il progetto prevede di far accettare agli uomini delle comunità il fatto che le donne debbano avere un ruolo più attivo nel sistema decisionale del villaggio. Per contrastare la malnutrizione, invece, si è pensato di produrre dei “pacchetti nutrizionali e antiparassitari”. I pacchetti verranno confezionati con i prodotti delle aziende che avranno iniziato una coltivazione differenziata: cereali (ricchi di carboidrati), legumi (ricchi di proteine), frutta (ricca di vitamine) e piante officinali utilizzabili come antiparassitari naturali. Ogni azienda coinvolta e supportata dal progetto, dovrà destinare parte del raccolto alla produzione dei pacchetti da distribuire ai bambini malnutriti.