Campo profughi Kaka1: nasce la speranza
A 17 chilometri dalla città di Dungu, nella Repubblica Democratica del Congo, si trova il campo profughi Kaka1. Il campo, nato nel Settembre del 2017, garantisce un riparo a circa 600 sud sudanesi, fuggiti dal loro paese dove la guerra ha causato 2.5 milioni di rifugiati.
Nonostante l’intervento iniziale dell’UNHCR, oggi nel campo non c’è assistenza sanitaria né una scuola che supporti l’istruzione dei bambini. Il campo, inoltre, è privo di elettricità e di acqua potabile. Il primo pozzo si trova a 7 chilometri di distanza dalla città. La zona è isolata e malsana. I profughi sono spesso costretti a lavori occasionali che sono insufficienti a garantire la loro sopravvivenza.
La Fondazione e i missionari Agostiniani a Dungu, grazie al contributo di Misean Cara (Irlanda), vogliono aiutare queste persone sviluppando degli interventi multisettoriali. Interventi che nel tempo potranno sostenere l’intera comunità.
Il progetto garantirà alcuni interventi di base sia nel settore sanitario che in quello lavorativo. Verrà istituito un piccolo dispensario medico che sarà in grado di garantire un’assistenza sanitaria due volte a settimana (con un medico e un’infermiera) e un percorso di recupero psicologico ai profughi del campo. Si inizierà anche un programma specifico di lotta all’HIV e di contrasto alla malnutrizione infantile.
Per quel che riguarda il settore lavorativo, invece, si acquisterà un mulino e si costruirà un forno per fare il pane. Inoltre si creerà una cooperativa di sartoria e verranno distribuite attrezzature per l’agricoltura e qualche animale. Verranno acquistare 10 biciclette per aiutare gli spostamenti e per “avvicinare” i rifugiati alla città. Infine si ospiteranno 20 bambini nella scuola primaria a Dungu gestita dagli Agostiniani.
Scopri di più su questo progetto semplice, fatto di piccoli interventi ma che farà nascere una speranza.