L’incontro tra Greta e Papa Francesco

Le lunghe treccine, una t-shirt marrone e un cartello in mano che cita: “Join the climate strike” (Partecipa allo sciopero per il clima), si è presentata così Greta Thunberg, la sedicenne attivista svedese.

La giovane svedese, che si batte contro i mutamenti climatici, ha salutato Papa Francesco durante il “baciamano”, un breve incontro avvenuto al termine dell’udienza generale a Piazza San Pietro.

Entrambi sorridenti, poche battute tra i due e una stretta di mano.

Ho ringraziato il Papa per la lotta per il clima e lui mi ha detto: ‘Vai avanti, Greta!’“. Così la sedicenne ha raccontato dopo l’incontro con Papa Francesco.

Ci sono molte cose che i giovani possono fare per migliorare la situazione: soprattutto fare pressione sulle persone al potere e sugli adulti, perché sono coloro che possono avere più influenza. Ma ci sono anche cose che si possono fare a livello individuale per cambiare le proprie abitudini, cercando di vivere nel modo più neutro possibile dal punto di vista delle emissioni di carbonio. La cosa più importante che possono fare è cercare di capire la portata della situazione, che cosa sta succedendo e il motivo per cui devono lottare per fermare ciò che sta avvenendo. Non mi dispiace fare quello che faccio. Sul piano personale sono contenta di fare qualcosa che è importante, per cui mi sento necessaria.“: queste le parole di Greta sul ruolo che tutti i giovani possono avere a difesa dell’ambiente.

Parole che sposano quelle dell’enciclica Laudato si’. Un testo in cui Papa Francesco esprime la sua preoccupazione sui temi dell’ambiente e della sua salvaguardia. Proprio nel paragrafo 13 dell’enciclica il Papa riporta: “I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi”.

L’enciclica è per tutti, non solo per i Cristiani. Papa Francesco spiega che «esiste un consenso scientifico molto consistente che indica che siamo in presenza di un preoccupante riscaldamento del sistema climatico» e che l’umanità deve «prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita, di produzione e di consumo». Gli impatti più pesanti «probabilmente ricadranno nei prossimi decenni sui Paesi in via di sviluppo».

Gli argomenti trattati nell’enciclica Laudato si’ sono in linea con la mission della Fondazione Agostiniani nel Mondo, impegnata da anni nell’accrescimento dell’educazione per tutti, rispetto dei diritti umani e sviluppo equo e sostenibile.

 

Grazie a ImagoE per la foto.